Poeta neoclassico francese. Autore di elegie e idilli
ispirati ai più puri ricordi dell'antichità greca. Per tre anni fu
segretario di ambasciata in Inghilterra. Tornato in Francia pubblicò un
generoso manifesto:
Avviso ai francesi sui loro veri nemici. Ebbe
tuttavia qualche simpatia per le conquiste della Rivoluzione, di cui fa fede un
Ditirambo dedicato a David. Fallì come candidato all'assemblea
legislativa. Da allora si oppose con ardore ai Girondini e ai Giacobini
scrivendo vigorosi articoli sul "Giornale di Parigi". Caduta la monarchia,
malgrado la sua intenzione di tenersi lontano dalla politica non seppe
trattenersi dal prendere parte attiva alla difesa di Luigi XVI. Scrisse
un'
Apologia di Carlotta Corday. Arrestato a Passy e imprigionato a Saint
Lazare, compose la splendida ode
La giovane prigioniera, uno dei
capolavori della poesia francese. Processato con un gruppo di altri 44 accusati,
fu dal tribunale rivoluzionario condannato a morte come un nemico del popolo e
complice dei Capeto (Costantinopoli 1762 - Parigi 1794).