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Chénier, André de.

Poeta neoclassico francese. Autore di elegie e idilli ispirati ai più puri ricordi dell'antichità greca. Per tre anni fu segretario di ambasciata in Inghilterra. Tornato in Francia pubblicò un generoso manifesto: Avviso ai francesi sui loro veri nemici. Ebbe tuttavia qualche simpatia per le conquiste della Rivoluzione, di cui fa fede un Ditirambo dedicato a David. Fallì come candidato all'assemblea legislativa. Da allora si oppose con ardore ai Girondini e ai Giacobini scrivendo vigorosi articoli sul "Giornale di Parigi". Caduta la monarchia, malgrado la sua intenzione di tenersi lontano dalla politica non seppe trattenersi dal prendere parte attiva alla difesa di Luigi XVI. Scrisse un'Apologia di Carlotta Corday. Arrestato a Passy e imprigionato a Saint Lazare, compose la splendida ode La giovane prigioniera, uno dei capolavori della poesia francese. Processato con un gruppo di altri 44 accusati, fu dal tribunale rivoluzionario condannato a morte come un nemico del popolo e complice dei Capeto (Costantinopoli 1762 - Parigi 1794).